30 GENNAIO 2015
Raid contro AQIS
DI Francesca Manenti

Lo scorso 20 novembre, il portavoce di al-Qaeda nel Subcontinente Indiano (AQIS), Usama Mahmoud, ha annunciato la morte di due membri del gruppo, rimasti uccisi da un raid statunitense nell’Agenzia Tribale pachistana del Nord Waziristan, al confine tra Pakistan e Afghanistan. Le vittime sarebbero Sarbaland, alias Abu Khalid, medico competente per l’assistenza sanitaria ai militanti feriti nelle operazioni, e Sheikh Adil Abdul Qudoos, ex Maggiore dell’Esercito pachistano allontanato dal servizio militare nel 2003 per i forti rapporti intrattenuti con il network qaedista. Sarebbe stato Qudoos, infatti, a garantire ospitalità a Khaled Shiek Mohammed, ideatore dell’attentato al Word Trade Center di New York nel 2001 e arrestato in un appartamento del fratello di Qudoos, Adil, due anni dopo. Il fermo del leader qaedista aveva portato all’arresto anche dell’ex maggiore Qudoos che, rilasciato nel 2008 dopo aver scontato sei anni di detenzione, sembrerebbe essersi rifugiato con tutta la famiglia nelle regioni montuose delle Aree Tribali per recuperare i contatti con le cellule di al-Qaeda che trovano lì rifugio.

La morte di Qudood e di Sarbaland segue di poche settimane quella di altri operativi di AQIS, tra cui il comandante militare Imran Ali Siddiqi (veterano della campagna jihadista in Pakistan), rimasti coinvolti nei sedici attacchi aerei condotti dagli Stati Uniti nelle Agenzie Tribali a partire dallo scorso settembre. Nonostante AQIS, fondato ad inizio settembre dall’attuale vertice qaedista, Ayman Zawahiri, si proponga di istituire uno Stato Islamico nella regione compresa tra il Pakistan e il Bangladesh, in realtà il nuovo gruppo sembra avere un focus ancora prettamente pachistano-centrico. Collettore di esponenti dei diversi, e storici, gruppi di affiliazione qaedista operativi, alcuni già a partire dagli Anni ’90, tra Afghanistan, Pakistan e India (tra cui Harakat-ul-Muhajideen, Harakat-ul-Jihad-al-Islami and Brigade 313, Jaish-e-Mohammad, Lashkar-e-Jhangvi, Indian Mujahideen, Islamic Movement of Uzbekistan e Turkistan Islamic Party), AQIS al momento appare più come un tentativo da parte di Zawahiri di dare nuovo lustro alla propria organizzazione. Il rinnovamento della presenza di al-Qaeda nelle Aree Tribali (Federally Administrative Tribal Areas – FATA) pachistane potrebbe avere importanti conseguenze sulla sicurezza nella regione: da un lato, infatti, in un contesto già particolarmente sensibile alla retorica jihadista, potrebbe affascinare gli ambienti più vicini al radicalismo islamico e trovare in essi nuove reclute per la propria causa; dall’altro il richiamo all’interno delle FATA della vecchia guardia del network qaedista potrebbe ravvivare i contatti che l’organizzazione intratteneva con alcune realtà istituzionali, quali, per esempio cellule deviate all’interno delle Forze Armate.